cedolare secca sulle locazioni abitative

A decorrere dal periodo d`imposta 2011 le persone fisiche che, al di fuori dall`attività` d`impresa o di lavoro autonomo, affittano immobili ad uso abitativo (e relative pertinenze locate con il medesimo contratto) possono optare per una tassazione fissa (cosiddetta cedolare secca) sostitutiva dell`IRPEF, delle addizionali comunale e regionale, delle imposte di registro e di bollo sul contratto di locazione nonché sulle risoluzioni e sulle proroghe del contratto stesso. 

Il ricorso al regime sostitutivo prevede per il locatore (proprietario) la rinuncia all`adeguamento ISTAT dei canoni per tutta la durata dell`opzione. Anche a tal fine, il locatore che si avvarrà del nuovo regime dovra’ darne comunicazione al conduttore (inquilino) tramite raccomandata.

casa

 


Dal 7 aprile 2011 l`opzione può essere effettuata in sede di registrazione dei nuovi contratti d`affitto o di adempimenti successivi (proroga) o di versamento dell`imposta di registro per annualità successive.
Per i contratti in corso o già registrati al 7 aprile 2011 l`opzione potrà invece essere effettuata in sede di dichiarazione dei redditi per l`esercizio 2011 (senza  però  diritto al rimborso delle imposte di registro e di bollo già  versate).

L`imposta sostitutiva e` pari al 21% (ridotta al 19% per i contratti a canone concordato relativi a immobili siti nei Comuni con carenze di disponibilità abitative e in quelli ad alta tensione abitativa). Deve essere versata con le modalità ed i termini previsti per le imposte sui redditi (acconti e saldi). Il primo versamento in acconto e` previsto per il prossimo giugno 2011.

Il regime e` in linea di massima favorevole per tutti i contribuenti che dichiarano un reddito IRPEF superiore a 15.000 euro, ma per una analisi di convenienza più  precisa non bisogna dimenticare di considerare gli effetti degli oneri deducibili, delle detrazioni d`imposta, della rinuncia agli adeguamenti ISTAT, ecc.).

Il 5 agosto 2011 scade il termine -  prima delle ferie estive per locatori, persone fisiche, proprietari o titolari di diritti reali di godimento di unità immobiliari abitative locate che hanno optato per il regime della cedolare secca, per versare con l’F24 - codice tributo 1840 - la prima rata di acconto (40% da calcolare sull’85% dell’imposta complessiva) con la maggiorazione dello 0,40%. È possibile per i non titolari di partita Iva anche presentare l’F24 presso banche, agenzie postali e concessionari.

La prima rata di acconto, che può essere rateizzata pagando gli interessi dovuti, deve essere versata solo se l’importo complessivo della cedolare è superiore a 257,52 euro. In caso di importo totale inferiore a 257,52 euro, l’anticipo dovrà essere pagato in un’unica soluzione a fine novembre. Ciò vale anche per i contratti con decorrenza 1° giugno 2011.

Si ricorda che la cedolare secca è pari al 21% dei canoni riscossi (19% per i contratti a canone concordato relativi a immobili situati nei Comuni con carenze di disponibilità di fabbricati residenziali e in quelli ad alta tensione abitativa), e può essere applicata anche in caso di locazioni di durata non superiore a 30 giorni complessivi nell’anno, per i quali non c’è l’obbligo di registrazione.

 

 

 

 

 

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